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brano
 
Apuleio
Metamorfosi (l'asino d'oro), V, 24
 
originale
 
24. At Psyche statim resurgentis eius crure dextero manibus ambabus adrepto sublimis evectionis adpendix miseranda et per nubilas plagas penduli comitatus extrema consequia tandem fessa delabitur solo. Nec deus amator humi iacentem deserens involavit proximam cupressum deque eius alto cacumine sic eam graviter commotus adfatur: "Ego quidem, simplicissima Psyche, parentis meae Veneris praeceptorum immemor, quae te miseri extremique hominis devinctam cupidine infimo matrimonio addici iusserat, ipse potius amator advolavi tibi. Sed hoc feci leviter, scio, et praeclarus ille sagittarius ipse me telo meo percussi teque coniugem meam feci, ut bestia scilicet tibi viderer et ferro caput excideres meum quod istos amatores tuos oculos gerit. Haec tibi identidem semper cavenda censebam, haec benivole remonebam. Sed illae quidem consiliatrices egregiae tuae tam perniciosi magisterii dabunt actutum mihi poenas, te vero tantum fuga mea punivero." Et cum termino sermonis pinnis in altum se proripuit.
 
traduzione
 
?Psiche per?, nell'attimo in cui egli spicc? il volo, riusc? ad afferrarsi con tutte e due le mani alla sua gamba destra e a restarvi attaccata, inerte peso, compagna del suo altissimo volo fra le nubi, finch?, stremata, non si lasci? cadere al suolo. ?Ma il dio innamorato non ebbe cuore di lasciarla cos? distesa a terra e vol? su un vicino cipresso e dal ramo pi? alto con voce grave e turbata cos? le parl?: ?'Oh, troppo ingenua Psiche, mia madre, Venere, mi aveva ordinato di farti innamorare del pi? abbietto, dell'ultimo degli uomini e a lui darti in isposa; io invece le ho disubbidito e son volato a te per essere io stesso il tuo amante: stata una leggerezza, lo so, e mi sono ferito con il mio stesso dardo, io, famosissimo arciere, e ti ho fatto mia sposa perch? tu, pensandomi un mostro, mi troncassi col ferro questo capo che reca due occhi innamorati di te. ?'Eppure quante volte ti ho detto di stare in guardia, con che cuore ti ho sempre ammonita. Ma quelle tue brave consigliere presto faranno i conti con me per i loro suggerimenti funesti; quanto a te, baster? la mia fuga a punirti.' E con queste parole aperse le ali e si lev? nel cielo.
 

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